Descrizione
Viene qui presentata la fedele ristampa anastatica dell’edizione del 1820 della famosa opera in 6 volumi di Juan Antonio Llorente sulla storia dell’inquisizione spagnola.
Juan Antonio Llorente, storico e politico spagnolo, ecclesiastico apostata, uno dei principali autori della storia dell’Inquisizione spagnola, fu egli stesso inquisitore e stilò la sua opera basandosi sulla sua esperienza di prima mano e su una notevole quantità di documenti segreti su cui aveva avuto la fortuna di poter mettere le mani, grazie alle sue disponibilità economiche e alla sua posizione sociale e clericale.
La sua Histoire critique de l’inquisition d’Espagne, inizialmente in 4 volumi, sarà tradotta in inglese, in tedesco, in olandese e in italiano, e gli procurerà critiche, ostilità, e infine la sospensione a divinis.
Una lettura caldamente consigliata a tutti, sia pagani che cristiani, per avere la vera cognizione dell’estensione e della crudeltà dell’infame olocausto portato avanti per secoli dalla chiesa col benestare e la benedizione dei papi che si sono succeduti in tutti questi secoli alla guida di questa religione di “amore e carità”.
“Il calcolo delle vittime dell’Inquisizione ci offre una delle principali cagioni della spopolazione della Spagna.”
“Nel 1481 gli inquisitori di Siviglia condannarono alla relaxation, cioè alla pena del fuoco 2.000 colpevoli, altrettanti furono bruciati in effigie perché morti prima o fuggiti, e il numero dei riconciliati fu di 17.000. E’ dimostrato che la condanna degli ultimi obbligava a penitenze e a pene durissime, tra le quali erano inevitabili l’infamia e una più o meno lunga prigionia, e quasi sempre la confisca dei beni.”