Descrizione
Questo saggio è dedicato alle più coraggiose donne indiane. Quelle di cui non si parla mai, soprattutto nei libri di storia.
Queste donne sono definite “freedom fighters“, ovvero combattenti per la libertà, e, con una ricerca accurata si possono trovare notizie, a volte accenni, su queste freedom fighters. E’ appunto quello che ha fatto l’Autore, e questo piccolo, ma denso saggio, è il risultato delle sue ricerche.
Molte donne combattenti per l’indipendenza, fino a oggi sono rimaste misconosciute, poichè la società indiana di stampo machista ha voluto elogiare i grandi uomini che hanno contribuito a scacciare i colonizzatori, ma non le grandi donne.
Ma i loro nomi sono tanti:
Rudrama Devi, Durgavati, Chand Bibi, Abbakka Chowta, Tarabai, Velu Nachiyar, Ahilyabai Holkar, Chennamma, Lakshmi Bai, Avantibai, Hazzat Mahal, Azizun Bai, Tarabai Shinde, Bhikaji Came, Annie Besant, Nellie Sengupta, Basanti Devi, Ramabai Ranade, Matangini Hazra, Sarojini Naidu, Amrif Kaur, Gaidinliu, Durgawati Devi, Sarala Devi, Kamaladevi Chattopadhyay, Asha Devi Aryanayakam, Aruna Asaf Alì, Usha Menta, Lakshmi Saghal, Sampat Pal Devi, Shermila Chanu, e molte altre.
Erano regine, guerriere, studiose, scrittrici, medici, ma anche concubine, prostitute, donne di umili origini; perché “non è tanto da dove parti, ma come finisci, che fa la differenza.” (Anguana Nera)
E così la leggendaria regina di Ullal, dimenticata nei libri di storia, vive nella cultura e nelle ballate popolari, e le donne viranganas, icone di Kali, o superdonne, dal coraggio estremo, che realizzarono azioni giudicate impossibili, sono archetipi dell’eroismo, capaci di resistere a tutti i tipi di ingiustizia.
Un libro bello e interessantissimo, che ci fa scoprire una inedita identità femminile indiana, tutta da scoprire, e da prendere a esempio.
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