Descrizione
In questo breve saggio Guido von List illustra il significato e il messaggio filosofico e spirituale delle rune, partendo dall’analisi linguistica del loro nome e del loro suono, per poi passare a rivelare come nel medioevo le rune si siano camuffate e trasmutate sotto simboli e sembianze noti alla gran parte del pubblico moderno, per mantenere inalterato il loro potere e il loro messaggio per gli uomini che “sanno”, gli iniziati ai misteri del loro significato, rimanendo invece segni muti, o con un significato di ben altro tenore, per la massa.
Un piccolo saggio illuminante e assolutamente importante per chiunque si interessi di runologia e simbologia a qualsiasi livello.
“Le rune non erano niente di meno che “contenitori” per l’autosuggestione, “strumenti” per concentrare il pensiero e intensificare la meditazione. La definizione di “segni sacri” è quindi pienamente giustificata, così come l’altro termine, “rune”, cioè “le sussurranti” (Raunenden), le “segretamente parlanti”…
Questo significano le rune, che facilmente trasportano i concetti ideali oltre i più alti livelli teosofici e metafisici, in pieno accordo alle loro funzioni e disposizioni, oppure sono presenti nella sfera della vita quotidiana per trasfigurare questa vita, per mostrare che l’impegno ideale e la lotta reale confluiscono…
Il Wotanismo ha innalzato le donne a dee, e ha innalzato l’atto procreatore a sacramento, mentre successivi periodi culturali hanno fatto in modo di togliere lo stato divino alle donne, di degradarle a prostitute e di degenerare l’atto creativo della generazione a un semplice vizio…”
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